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Autore La casa dalle finestre che ridono
stilgar

Reg.: 12 Nov 2001
Messaggi: 4999
Da: castelgiorgio (TR)
Inviato: 27-02-2003 20:26  
Stefano è un giovane pittore chiamato a restaurare un affresco di Buono Legnano nella chiesa di un paese della padania sul quale gli addetti al turismo contano di attrarre l’attenzione del pubblico. Mentre il lavoro procede sotto lo sguardo dello scettico prete e del suo quantomeno strano sacrestano Livio, fatti inquietanti sconvolgono la tranquilla vita paesana: Antonio –l’amico che lo aveva voluto per il restauro- si suicida proprio quando rivela al protagonista di aver scoperto “qualcosa di molto importante”. Misteriose telefonate, nel frattempo, lo scoraggiano dal continuare il restauro. La gente del paese comincia ad evitarlo e Stefano si vede costretto, suo malgrado, a trasferirsi nella casa di campagna- di proprietà di una vecchia costretta a letto dalla malattia- in cui vive Livio. Intanto fa la conoscenza della giovane maestra Francesca, di cui si innamora. Quando trova il registratore con incise quelle che sembrano le ultime parole del pittore, comincia ad indagare più approfonditamente sulla vicenda, realizzando che c’è qualcosa di più della semplice diffidenza nei suoi confronti. La gente del paese sembra aver paura di qualcosa e ciò che è più strano è quello che accade all’affresco. L’unico che sembra disposto a parlare è Coppola, l’autista ubriacone, ma….

La Casa dalle Finestre che Ridono è sicuramente una pietra miliare di un genere che ha avuto nel nostro Paese alcuni dei maggiori esponenti. Atmosfere inquietanti, personaggi e ambientazioni azzeccatissime-oltrechè la buona fotografia- contribuiscono a suscitare nello spettatore un sentimento di angoscia che culmina nel finale originale e anticonvenzionale. Anche le musiche di Amedeo Tommasi giocano un ruolo di primo piano in questo senso, come d’altronde si confà ad un horror degno di questo nome.
Bellissima la scena iniziale in cui si vede un uomo legato e colpito ripetutamente da misteriose mani che impugnano dei coltelli: in questa scena c’è un po’ l’essenza di tutto il film.
Un film da vedere che non deve mancare nelle videoteche degli appassionati del genere.

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Profundis - L'anima nera della rete

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Tristam
ex "mattia"

Reg.: 15 Apr 2002
Messaggi: 10671
Da: genova (GE)
Inviato: 28-02-2003 02:24  
E bravo il Nostro Stilgar del sietch del Muro Rosso di Dune....
Mi sei piaciuto davvero. più che altro non capisco perchè sei sempre stato così in silenzio. da quanto mi semba di ricordare è difficile vedere un post in tutto cinema lanciato da te.
io direi davvero che dovresti continuare...
Bravo Stilgar
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"C'è una sola cosa che prendo sul serio qui, e cioè l'impegno che ho dato a xxxxxxxx e a cercare di farlo nel miglior modo possibile"

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Armonica

Reg.: 26 Feb 2003
Messaggi: 26
Da: Civitanova del Sannio (IS)
Inviato: 28-02-2003 10:11  
È vero Stilgar, l'ho visto un paio di settimane fa per la prima volta e ne sono rimasto colpito. Ottime le atmosfere e spettacolari le due sorelle, davvero inquietanti. La regia, sobria e elegante mi ha preso. Un film da rivedere.

P.S: meno male che c'è qualcuno che l'ha notato, tra le tante porcherie pseudo-horror che si vedono in giro.

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gongolante

Reg.: 06 Feb 2002
Messaggi: 3054
Da: Cesena (FO)
Inviato: 28-02-2003 10:44  
Ciao a tutti!

Forse c'entra poco, ma qua a Cesena danno una bella retrospettiva di Pupi Avati proiettando una quindicina dei suoi maggiori film (per la cronaca mi piace un sacco il Pupi).

ma tra questi manca proprio quel film lì, che già pregustavo di RIvedere sul grande schermo! Un vero peccato...
Comunque sabato, se non erro,lo passano in TV insieme ad altre due pellicole di Avati... una delle quali veramente demenziale
Ho detto.
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Cinematik - il fantacinema!
In fase di lettura: LE ETICHETTA DELLE CAMICIE di Tiziano Sclavi
Ultimo film: UN BACIO APPASSIONATO di Ken Loach

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DemonSeth
ex "Phibes"

Reg.: 27 Feb 2002
Messaggi: 2048
Da: Catania (CT)
Inviato: 28-02-2003 10:46  
Ottimo Stilgar.
La casa dalle finestre che ridono, fa parte di una trilogia thriller-horror che Pupi Avati ci ha regalato. Sebbene da un punto di vista sequenziale i tre film (gli altri due sono Zeder e Tutti defunti…tranne i morti) non abbiano nulla in comune, sono legati da una caratteristica costante: la provincia emiliana. Avati racconta delle storie di paese (che per sua stessa ammissione, riprende dalle leggende raccontate dagli anziani del suo paese), ci mostra la quiete e la tranquillità che avvolge questi piccoli borghi, facendo una descrizione (spesso banale) di ciò che essi rappresentano. La routine, il ripetersi stanco degli eventi…i personaggi caratteristici. Lo scemo del villaggio, il sindaco, l’oste, il prete, la maestrina… ma dietro a questa facciata di serenità, si nasconde l’orrore…difeso da una spessa coltre di omertà.
La regia di Avati segue i paesaggi e il carattere dei protagonisti. Ora piatta ed insignificante, ora travolgente e frenetica. Ma sempre reale, estremamente reale…una sorta di iper-realismo, che si può apprezzare nella scena di sesso tra Francesca e Stefano…nulla di costruito, niente di erotico, solo la realtà di un paese che riesce a fagocitare l’anima dei propri abitanti.
Un piccolo capolavoro di suspance “atipica”, lenta e macchinosa, che cresce gradatamente fino a sbatterci in faccia un finale sconvolgente. Le sequenze finali in cui Lino Capolicchio, sanguinante, vaga per le deserte vie del paese in cerca d’aiuto…e le persiane delle abitazioni gli si chiudono in faccia, ci colpisce più dell’aver scoperto il segreto di Buono Legnani.
Il prologo iniziale è davvero una grande prova di regia…le immagini confuse e frenetiche con la voce fuori campo del pittore che descrive il suo amore per l’agonia…
Un film da vedere assolutamente…anche se in effetti un po’ meno originale di quanto si possa pensare…provate a vedere prima di questo “non si sevizia un paperino” di Fulci del 1972…
Il giallo all’italiana anni 70, famoso ed osannato in tutto il mondo, ma snobbato nel paese d’origine (i nostri critici hanno il palato fine) andrebbe rivalutato. Avete mai sentito parlare di Aldo Lado?

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"Capable du meilleur comme du pire, mais pour le pire je suis le meilleur"

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Armonica

Reg.: 26 Feb 2003
Messaggi: 26
Da: Civitanova del Sannio (IS)
Inviato: 28-02-2003 11:23  
Verissimo, il film di Fulci è davvero bello e particolare e di certo snobbato dai nostri grandi palatoni. L'ho visto tanto tempo fa ma non riesco a trovarlo per rivederlo, così come l'orrobile segreto del dr. Hitchcok. Mi sapresti dare delle dritte?

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gongolante

Reg.: 06 Feb 2002
Messaggi: 3054
Da: Cesena (FO)
Inviato: 28-02-2003 11:28  
quote:
In data 2003-02-28 11:23, Armonica scrive:
L'ho visto tanto tempo fa ma non riesco a trovarlo per rivederlo, così come l'orrobile segreto del dr. Hitchcok. Mi sapresti dare delle dritte?



Questo lo passano in TV 2/3 volte a notte! Tieni d'occhio la rubrica di Seanma e Quilty sui film in TV!
Ho detto.
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DemonSeth
ex "Phibes"

Reg.: 27 Feb 2002
Messaggi: 2048
Da: Catania (CT)
Inviato: 28-02-2003 12:03  
quote:
In data 2003-02-28 11:23, Armonica scrive:
Verissimo, il film di Fulci è davvero bello e particolare e di certo snobbato dai nostri grandi palatoni. L'ho visto tanto tempo fa ma non riesco a trovarlo per rivederlo, così come l'orrobile segreto del dr. Hitchcok. Mi sapresti dare delle dritte?



Il film di Fulci è stato rieditato poco tempo fa da LF (Lamberto Forni) in vhs. Ma lo passano spesso su rete4...ad orari impossibili.
Il film di Freda invece è uscito in edicola a pochi euro...se vai in una di quelle edicole che tengono la cesta con le vhs vecchie lo trovi di sicuro...
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stilgar

Reg.: 12 Nov 2001
Messaggi: 4999
Da: castelgiorgio (TR)
Inviato: 28-02-2003 12:16  
1.Sono lusingatissimo dai vostri apprezzamenti sul mio post

2.Ora sono curioso di vedere la "trilogia" di Avati, così poi ne scriviamo qualcosa, che dici Demon!??!
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Profundis - L'anima nera della rete

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denis76

Reg.: 24 Feb 2003
Messaggi: 159
Da: corsico (MI)
Inviato: 28-02-2003 12:21  
D'accordissimo sulle opinioni espresse in merito alla "casa dalle finestre che ridono", ed anche riguardo a "non si sevizia un paperino", tra l'altro quest'ultimo l'ho videoregistrato recentemente (l'hanno trasmesso su rete 4 alle 2,30 o giù di lì...).Il primo a mio parere è più agghiacciante ed angosciante rispetto al secondo,la realtà tranquilla del paesino cambia rapidamente e la tensione cresce fino allo sconvolgente finale.A mio parere è tra i primi 10 film horror della storia del cinema.

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denis76

Reg.: 24 Feb 2003
Messaggi: 159
Da: corsico (MI)
Inviato: 28-02-2003 12:26  
Zeder, altro film della trilogia horror di Avati, uscirà prossimamente in edicola con la collana "il grande cinema horror".
ciao

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denis76

Reg.: 24 Feb 2003
Messaggi: 159
Da: corsico (MI)
Inviato: 28-02-2003 12:35  
Per la festa delle donne....due regali di mediaset.....


Sabato 8 marzo

LA CASA DALLE FINESTRE CHE RIDONO ( ITA 1976) di Pupi Avati

RETE 4 ore 0.10 HORROR


TUTTI DEFUNTI TRANNE I MORTI ( ITA 1977 ) di Pupi Avati

RETE 4 ore 4.25 HORROR PARODIA GIALLO

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projector


Reg.: 15 Nov 2004
Messaggi: 532
Da: Teramo (TE)
Inviato: 29-03-2005 12:18  
Avati nelle sue purtroppo rare incursioni nell'horror ha lasciato un segno forte e indelebile, firmando 2 capolavori quali Zeder e appunto La casa dalle finestre che ridono. Quest'ultimo è sicuramente da inserire tra i 10 film + importanti e rappresentativi dell'horror made in Italy. Ottima la fotografia, così come la sceneggiatura e la regia, bravissimo secondo me il protagonista Lino Capolicchio, + che buone anche le musiche di Amedeo Tommasi. Un film di pregevole fattura nonostante i soliti( x i grandi capolavori italiani di questo genere) budget ridotti.
Tra riti magici e follia riecheggiano ovunque le urla di chi soccombe e di chi, ancora, è posseduto dalla più malsana delle passioni...( dal retro del dvd)

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HistoryX

Reg.: 26 Set 2005
Messaggi: 4234
Da: cagliari (CA)
Inviato: 17-10-2005 10:36  
Se "zeder" è allo stesso livello de "la casa dalle finestre che ridono" allora siamo a posto...
che chiavica di film... meglio ridere perchè davvero stavolta ci sarebbe da dire ben altro.
Leggendo recensioni e vostre opinioni mi aspettavo davvero tanto ma per carità d'Iddio qui non ci sono sensi nascosti da interpretare o tecniche da apprezzare per salvare la valutazione...
Una pellicola nera di due ore mi avrebbe dato qualcosa in più e dico poco.

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sgamp2003


Reg.: 21 Ago 2004
Messaggi: 11260
Da: Roma (RM)
Inviato: 17-10-2005 11:07  
quote:
In data 2005-03-29 12:18, projector scrive:
Avati nelle sue purtroppo rare incursioni nell'horror ha lasciato un segno forte e indelebile, firmando 2 capolavori quali Zeder e appunto La casa dalle finestre che ridono. Quest'ultimo è sicuramente da inserire tra i 10 film + importanti e rappresentativi dell'horror made in Italy. Ottima la fotografia, così come la sceneggiatura e la regia, bravissimo secondo me il protagonista Lino Capolicchio, + che buone anche le musiche di Amedeo Tommasi. Un film di pregevole fattura nonostante i soliti( x i grandi capolavori italiani di questo genere) budget ridotti.
Tra riti magici e follia riecheggiano ovunque le urla di chi soccombe e di chi, ancora, è posseduto dalla più malsana delle passioni...( dal retro del dvd)



Quoto in toto questo post.
Sono concorde con tutto ciò espresso, questo è, a mio avviso, uno dei migliori horror mai realizzati.
Molto ben realizzato, trova il suo punto forte nella fotografia, nelle musiche e nella sceneggiatura.
Uno dei migliori films di Lucio Fulci.

_________________
tesserò i tuoi capelli come trame di un canto,
conosco le leggi del mondo e te ne farò dono...

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